lunedì 15 ottobre 2007

Storace, Moltalcini e Napolitano: chiariamoci.

Sono rimasto un po' stupito per quanto sentito in tv riguardo a questa vicenda, avendone anche perso il fattore scatenante.

Dopo essermi ricapitolato tutto (consiglio di leggere i seguenti articoli per capire la vicenda nell'ordine in cui li riporto: Napolitano su Storace, Storace su Napolitano, Storace ancora), obiettivamente mi sento ora di esprimere un giudizio duro, ma a mio modo di vedere giusto.

Storace ha sia ragione che torto.
Ragione perchè quanto detto sulla Montalcini non mi sembra per niente offensivo (a parte quello di "portargli le stampelle" che poteva risparmiarsi) e lo stesso vale per gli altri senatori a vita.
Torto perchè, come ha detto bene Alemanno, non bisognerebbe criticare in un certo modo il Capo dello Stato, anche se si è in disaccordo e si pensa abbia detto castronerie (e a mio avviso le ha anche dette Napolitano).

Poi che ci siano state reazione orripilate (ma mi facessero il piacere), che si parlasse di rigurgiti fascisti (ma questa gente non ha altre parole da mettersi in bocca???) e tutto il resto mi lascia perplesso.
Capisco la critica, ma basta. Ha esagerato, ma non ha sparato una cannonata sul Quirinale.
E stasera Rutelli che chiede esplicitamente a Pisanu di "condannare senza se e senza ma il comportamento di Storace" in diretta tv.

Pensiamo a fare la politica vera, pensiamo a modificare questa legge elettorale così che il prossimo governo non si basi sui senatori a vita (assurda questa vicenda), modifichiamo questa figura del Presidente della Repubblica perchè da anni mi chiedo il suo vero significato ed ancora non mi sono dato una risposta vista la sua mancanza di poteri e di senso politico (oltre al fatto che mi sembra di sentire sempre banalità da anni e anni) e ridiamo un po' di carica a questo paese che non aspetta altro!

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